Telemedicina, la salute a Km 0
“Cari amici vicini e lontani, buonasera, ovunque voi siate” era il saluto serale di Nunzio Filogamo, conduttore radiofonico degli anni ‘50. Lontano o vicino sono però oggi concetti obsoleti, annullati dalla tecnologia che in tempo reale connette uomini, idee, proposte e soluzioni. E’ nata così GHT Onlus – Global Health Telemedicine costola di DREAM, l’iniziale progetto di prevenzione e terapia dell’infezione da HIV e dell’AIDS – che fa parte dell’arcipelago della Comunità di Sant’Egidio nei paesi dell’Africa sub-sahariana. La povertà e la drammatica carenza di assistenza sanitaria in Africa sono note da sempre. La scarsità di uomini e mezzi relega all’abbandono chi necessita di cure e ancor prima di diagnosi. Le distanze materiali e culturali sono, o sembrano, incolmabili e irreversibili. La Telemedicina può invertire il corso degli eventi, offrire consulti diagnostici e terapeutici di standard “occidentale” con un modesto impegno di risorse. I centri sanitari attualmente partecipanti al network GHT sono dislocati in Tanzania, Malawi e Mozambico. Sono connessi via web con il Centro DREAM di Roma tramite un software che raccoglie i dati anagrafici del paziente, una breve descrizione del quadro clinico, i parametri vitali (polso, pressione, saturimetria) e consente l’invio di dati di laboratorio, Ecg, immagini radiologiche, foto di lesioni cutanee o vascolari (Fig. 1). Dai Centri collegati parte la richiesta di un Teleconsulto che viene indirizzata allo specialista competente, il quale riceve un ‘alert’ via sms per attivarsi alla risposta. I Teleconsulti, che hanno valore di second opinion, sono classificati con codice colore, dal rosso al bianco, secondo i criteri di gravità e priorità adottati nei protocolli del triage ospedaliero. Le specialità attualmente attive sono: cardiologia, angiologia, dermatologia, radiologia, medicina interna, infettivologia, epatologia. A breve si aggiungeranno la neurologia e la pediatria. (1 – continua)