Tg2 Italia, Lena: per il territorio servono operatori

La grande opportunità dei fondi che il Pnrr Missione 6 salute riserva alla sanità territoriale può essere una boccata d’ossigeno, a patto che le strutture previste – case e ospedali di comunità, centrali operative territoriali – abbiano le risorse umane per mandarle avanti. Ne è convinto il presidente della commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale del Lazio Rodolfo Lena, che in un dibattito andato in onda il 6 giugno nella trasmissione mattutina “Tg 2 Italia” ha commentato tutte le innovazioni a cui andrà incontro il nostro territorio grazie ai fondi Ue, senza dimenticare le criticità che ancora affliggono Asl e ospedali, in particolare il sovraffollamento in pronto soccorso. “Ci sono 700 milioni per il Lazio”, ha esordito l’esponente del Pd che si è poi soffermato sui progressi della telemedicina, a cui sono affidate notevoli aspettative legate all’assistenza domiciliare, non senza rimarcare le difficoltà in cui si imbatte quotidianamente il personale sanitario, penalizzato rispetto ai colleghi europei, da un tetto di spesa anacronistico, riferito agli stipendi che sarebbe ancora fermo ai livelli del 2004. Basti pensare che un recente concorso per 136 medici di emergenza è andato quasi deserto, essendosi presentati meno della metà dei candidati rispetto ai posti disponibili. “Occorre sventare il pericolo che le case di comunità, così come gli ospedali di comunità e le centrali territoriali di raccordo, diventino cattedrali nel deserto perché prive delle professionalità in grado di farle andare avanti”. Questa, per la Regione Lazio è la sfida più significativa

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