Un rilancio in grande stile, quello dell’ospedale sull’Isola Tiberina, universalmente noto come Fatebenefratelli, diventato una costola del Gemelli dal 1° settembre 2022. Uscito da una profonda crisi finanziaria e salvato in extremis, ha perso l’antico e glorioso nome, dicendo addio al mito di Esculapio, dio della medicina. Assorbito da Policlinico universitario in fase di crescente espansione, è ufficialmente diventato “Gemelli Isola” e chissà se nel cuore dei romani, notoriamente restii a cancellare consolidate tradizioni, tramonterà mai la figura dei frati benefattori. Artefici della rinascita,  la società Gemelli Isola, la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs – Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico – e la Società Isola Tiberina. Un pooI di eccellenza, che dal 19 marzo assicura al centro di Roma, sguarnito da un polo essenziale come il San Giacomo (chiuso dalla Regione Lazio il 31 ottobre 2008) un pronto soccorso nuovo di zecca, poco distante da quello del Santo Spirito. Dotato di osservazione breve intensiva (Obi), quattro sale visita, con percorsi dedicati a specifiche tipologie di emergenza, un rinnovato reparto di radiologia e un accesso più rapido e sicuro per le ambulanze – circa 15 al giorno – per un totale di 31mila accessi annui, il reparto si avvale di strumentazioni di ultima generazione. Particolare attenzione al percorso di ostetricia e ginecologia, con una consolidata esperienza che ne ha fatto negli anni uno dei punti nascita più importanti di Roma. La novità è rappresentata dalla presenza della “Culla per la vita”, estrema soluzione, di provata sicurezza, per bimbi nati da mamme che intendono separarsi dalla propria creatura e vogliono conservare l’anonimato. L’intervento si inserisce in un articolato piano di rilancio, che comporta un investimento complessivo di 6 milioni di euro e risponde alle esigenze di una maggiore richiesta di assistenza legata all’aumentato afflusso di pellegrini per il Giubileo. “Si tratta di un buon esempio di sinergia istituzionale – ha commentato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, che ha inaugurato la struttura – la nostra cultura sanitaria nasce dalla sanità cattolica: a Roma l’Isola Tiberina, così come il Bambino Gesù e il Gemelli sono percepiti come un patrimonio collettivo”. Un patrimonio che, dopo alcune incertezze degli anni passati, ha saputo ritrovare vigore e desiderio di espansione in varie aree della città.

 

Commenti Facebook:

Commenti