Ticket: il ministro vuole “rimodularli” favorendo le famiglie

“Il mio impegno sui ticket si esplicherà nel senso di una rimodulazione secondo criteri di equità e trasparenza”. Ha ribadito concetti già espressi al suo esordio da ministro, Renato Balduzzi, titolare del dicastero della Salute, nel corso della trasmissione radiofonica “Baobab”, incalzato sul mal digerito balzello che, secondo il ministro “è già differenziato tra una regione e l’altra. Si tratta – ha chiarito il responsabile di lungotevere Ripa – di applicare parametri che tengano conto dello status dei cittadini e della composizione delle famiglie”. Uno dei criteri che sembrano voler suggerire i tecnici ministeriali, si basa sul numero dei componenti il nucleo famigliare. “L’assistenza sanitaria  – ha chiarito Balduzzi – è diversa se prestata a una famiglia senza figli piuttosto che a una con numerosa prole. Questo, a mio avviso, è uno dei criteri di equità che intendo perseguire, insieme alla massima trasparenza nella erogazione delle prestazioni. ”E’ una condizione che deve essere tenuta in considerazione nel momento in cui si parla di una compartecipazione, un qualcosa già presente nel nostro sistema. Si tratta di rimodularla secondo le modalità  enunciate”. Alle dichiarazioni del ministro, aveva già risposto Gianni Romano, segretario del sindacato Fials Confsal del Lazio secondo cui “la rimodulazione del ticket deve essere considerata verso il basso, così da consentire l’accesso alle prestazioni per tutti i cittadini, compresi quelli che rinunciano a molte cure perché non se le possono permettere”.

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