Ticket: lotta agli evasori.
La Regione a caccia di risorse

Altro che lacrime e sangue. La Finanziaria regionale approvata a fine dicembre, per la Regione è equa, trasparente e responsabile. Ė scritto su migliaia di manifesti affissi in tutto il territorio e dall’assessorato al Bilancio, fanno notare, “sulla Finanziaria 2012 vanno a pesare quattro manovre consecutive del governo, la legge di Stabilità e il decreto Monti. Siamo penalizzati da 900 milioni di minori trasferimenti da parte dello Stato oltre alla riduzione, sempre di 900 milioni, del tetto di spesa consentito alla Regione”. Ricordiamo in breve i provvedimenti: nel valore complessivo della manovra da 1,7 miliardi, 1,4 mld saranno “minori spese”, 300 milioni le maggiori entrate (tasse, ndr). Il disavanzo sanitario 2011 è stimato in 840 milioni di euro – contro il miliardo e 400 milioni del 2010 – quindi si va riducendo. Il governo però, per reperire fondi in questo settore ha introdotto l’addizionale Irpef dello 0,33 per cento. Sempre in tema di entrate, sarà del 10 per cento l’aumento del bollo auto, per un introito di 60 milioni; stessa cifra dovrebbe derivare dalla lotta all’evasione del ticket sanitario; 80 milioni invece per l’evasione fiscale. L’imposta sulla benzina, pari a 3,12 centesimi al litro iva inclusa, secondo l’assessore al Bilancio regionale Stefano Cetica “dovrebbe essere a carico dei distributori”, argomentazione che non convince, come l’estensione dei vitalizi ai 14 assessori esterni, con rinvio dei previsti tagli al 2015.  Le preoccupazioni dei cittadini del Lazio non si arrestano qui: nel corso della votazione notturna dell’emendamento tanto contestato – tra il 21 e il 22 dicembre – è stato abrogato un articolo di legge risalente al 2001, che impediva alla Regione l’imposizione di nuove tasse. In sintesi: un incremento di spesa per la Regione pari a un milione di euro l’anno, sommato ai 16 milioni e 200 mila euro per 220 vitalizi già corrisposti, comprese 40 reversibilità. Dai 70 vitalizi spettanti agli attuali consiglieri si passa agli 84 con gli assessori. Anzi, 87 considerandone tre decaduti… nessuno escluso.

Bilancio e Finanziaria, i numeri dell’assessore

Passate le proposte di legge 291 e 292, definite da Stefano Cetica, misure straordinarie

“Abbiamo ereditato una massa imponente di debiti: 11,8 miliardi e non lo dico per attribuire responsabilità politiche e amministrative ma per far comprendere la straordinarietà e dimensione delle misure da adottare, per consentire al bilancio regionale di stare su una linea di…galleggiamento”.  L’assessore al Bilancio Stefano Cetica snocciola i numeri: tra interessi e rimborso debiti il Lazio versa 3 milioni al giorno alle banche; sono stati accertati 5 miliardi di mandati di pagamento emessi e non onorati, l’anticipazione di cassa di circa 2 miliardi concessa al tesoriere è risultata interamente prosciugata, per non parlare della “voragine” sanità che, con un “extra debito” di 1611 milioni e un disavanzo strutturale di 1440 “portava a 3 miliardi il buco che, secondo l’assessore, “in soli diciotto mesi è passato da circa 1 miliardo e mezzo a poco più della metà”. Nel Bilancio di previsione 2012, entrate e uscite sono di 28 miliardi e 770 milioni di euro in termini di competenza – ovvero quelle effettive – mentre 36 miliardi e 556 milioni sono in termini di cassa, ascritte indipendentemente dal loro effettivo esplicarsi.

Consiglio Regionale: la sinistra per il taglio dei costi

Circa 6 milioni e mezzo di risparmi in un anno per il “parlamento” del Lazio

“Il governo Monti impone misure drastiche sulle spalle dei cittadini e la Regione Lazio fa di peggio, concedendo un nuovo vitalizio agli assessori in carica o cessati dal mandato e rinviando l’abolizione di quello dei consiglieri alla prossima legislatura”. E’ duro il comunicato diffuso dalla Federazione della Sinistra del Lazio (FdS), in cui il capogruppo Ivano Peduzzi e il consigliere Fabio Nobile stigmatizzano le decisioni prese dal parlamentino della Pisana, votando un emendamento presentato nel cuore della notte. I rappresentanti di FdS illustrano, cifre alla mano, la loro proposta per una riduzione dei costi.

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