Riapre, con un ritardo di un mese e mezzo, il pronto soccorso dell’ospedale di Tivoli San Giovanni Evangelista. Un evento atteso dal 30 settembre, slittato per problemi tecnici ma la soddisfazione di poter disporre di un reparto completamente rinnovato, supera anche il disagio della riapertura posticipata. Drammatico l’evento che ne obbligò la chiusura: l’incendio divampato nella notte dell’Immacolata, l’8 dicembre 2023, in cui morirono tre persone e che ha causato il trasferimento di malati e servizi in vari presidi della provincia di Roma. I vertici regionali stanno scaldando i motori per prepararsi al taglio del nastro che sarà il 13 novembre, in presenza di varie autorità e foto ricordo come usa in tali occasioni. La vera notizia però è un’altra: l’ospedale di Tivoli avrà la prima risonanza magnetica di tutta la Asl Roma 5. Un vero avvenimento, in un territorio con ben quattro strutture private accreditate e dotate dell’apparecchiatura, che per anni hanno sopperito alle carenze del pubblico. Una vicenda complessa, quella della risonanza per la Asl Roma 5, andata avanti a lungo e nata da una programmazione legata alle risorse previste dalla legge 67 del 1988, destinata alla edilizia e alle tecnologie sanitarie, la cui attuazione prevede un iter burocratico complesso che, nel caso di specie, si è appesantito a causa di una revisione della destinazione dei fondi, mutata in base alle diverse esigenze clinico-diagnostiche e all’ammodernamento strutturale. Superate le pastoie burocratiche legate alla acquisizione dell’apparecchio attraverso il cosiddetto “Accordo di programma” (conferenza con più amministrazioni coinvolte, ndr), si è proceduto grazie ai fondi per il Giubileo, con cui si è venuti incontro in modo significativo ad alcune esigenze sanitarie della Regione. Per la Asl Roma 5 è un importante traguardo, considerato che la cittadinanza negli anni ha risentito fortemente della mancanza di risonanza magnetica e spesso i cittadini sono stati costretti a spostarsi o a rivolgersi al privato. Di ultima generazione le caratteristiche tecniche: si tratta di un apparecchio 1.5 Tesla in grado di fornire diagnosi in assenza di raggi X, evitando ai pazienti esposizioni dannose, prestazione finora impossibile per le ricerche più approfondite.

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