Trapianto pediatrico in continua evoluzione
Giornata Europea per la donazione degli organi: l’ospedale pediatrico Bambino Gesù ha fatto il punto sui trapianti pediatrici, a partire dalla tecnica da donatore vivente, nel corso del convegno “Il trapianto in età pediatrica, Il valore del dono”, organizzato il 17 ottobre all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Donare è un atto di profonda generosità ma, oltre alla donazione da persona non più vivente, c’è una seconda via sempre più percorribile: la donazione da vivente. Un chance in più per i bambini altrimenti costretti a rimanere in lista d’attesa mettendo a repentaglio la propria vita. Le moderne tecniche trapiantologiche sono sempre più sicure sia per chi dona che per chi riceve e consentono di avvicinarsi al 100% per quanto attiene alla buona riuscita degli interventi. Il ricorso a questa tecnica consente di programmare il momento del trapianto, limita il tempo di ischemia (diminuzione dell’afflusso di sangue all’organo), accorcia i tempi di attesa e conseguentemente riduce il rischio di mortalità in lista. Sono i genitori, in genere, a offrire gli organi; la percentuale di sopravvivenza dei pazienti è molto alta, a medio termine supera il 90%. Nel 2013 al Bambino Gesù, unico centro in Europa di multi trapianto pediatrico, sono stati eseguiti più di 300 interventi.