Ultim’ora: Ebola, un test rapido
riduce il contagio

_76679843_ebola-poster-at-an-angleUna notizia che avrà un grande impatto. In poche settimane due aziende farmaceutiche, in collaborazione con l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, hanno realizzato un dispositivo portatile di analisi genetica, che in meno di 75 minuti consente di identificare la presenza del virus Ebola. Il dispositivo portatile si basa su una tecnica di biologia molecolare, il Real Time PCR (Polymerase Chain Reaction) ed è composto da quattro componenti fondamentali: un estrattore, su cui viene caricato il sangue da cui viene estratto l’RNA del virus, un microchip in silicio prodotto ad Agrate Brianza e a Catania, che funge da reattore in miniatura amplificando l’RNA estratto e combinandolo con il DNA, i reagenti specifici che possiedono tutti gli standard e i controlli necessari alla PCR, un lettore ottico portatile che rileva la presenza del DNA del virus nel campione analizzato e invia i dati al pc che li elabora in forma grafica. Il prossimo obiettivo è ottimizzare il test per impiegarlo con i soggetti a rischio, minimizzando i rischi di contagio durante la manipolazione del campione biologico e abbattendo i costi. Si apre così la strada a test diagnostici rapidi per Ebola in primis ma anche per una molteplicità di virus, molto più diffusi. La soluzione, un prototipo di kit, è stata verificata con successo dall’Istituto Nazionale per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani secondo standard internazionali di comparazione. Il test consente di individuare la presenza del virus con estrema sensibilità anche in campioni di sangue umano di pochi microlitri, diluito fino a un milione di volte. L’elevata sensibilità consente quindi la rilevazione della presenza del virus già in una fase estremamente precoce della malattia, riducendo notevolmente i rischi di contagio. La rapidità e le dimensioni ridotte dello strumento può risultare molto utile in situazioni di urgenza e per la diagnostica sul campo. “Questo test – sottolinea il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito – potrà avere importanti ricadute sia cliniche che di sanità pubblica. Una diagnosi rapida porterebbe all’identificazione dei pazienti con Ebola con conseguente attuazione immediata di misure di isolamento, quindi riduzione del rischio di diffusione dell’infezione in comunità e inizio di un idoneo trattamento per il paziente”.

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