Università, Lazio: risorse in aiuto di studenti svantaggiati
Bando per universitari con disturbi dell’apprendimento, di atenei pubblici e privati
Disturbo dell’apprendimento, una vera battuta d’arresto per i ragazzi che intendono progredire negli studi e a cui le istituzioni cercano di porre rimedio. Con tale spirito, la legge 170 dell’8 ottobre 2010, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati “Dsa” e tutela il diritto allo studio di questi allievi, garantendo particolari forme di didattica, personalizzate sull’individuo e con la dotazione di specifiche risorse, meglio delineate dalle relative linee guida. Su tale scia si sono mosse le Regioni e il Lazio, in accordo con l’ufficio scolastico regionale, ha adottato tale provvedimento con la delibera di giunta numero 32 del 4 febbraio 2020. In linea con tali determinazioni, la Regione di recente ha reso noto l’avviso pubblico rivolto alle Università del Lazio – in totale sei pubbliche e nove private con servizi specifici per i disturbi dell’apprendimento – volto al rafforzamento dei supporti agli studenti con Dsa, per favorire una didattica inclusiva e innovativa. “Con questo avviso vogliamo sostenere e aiutare gli studenti e le studentesse universitarie – ha dichiarato l’assessore ai Servizi sociali e disabilità Massimiliano Maselli – considerato che le caratteristiche legate ai disturbi dell’apprendimento, non si esauriscono al termine della scuola primaria o secondaria ma permangono in tutte le fasi della vita di queste persone. Ė fondamentale quindi, fornire loro gli strumenti più adeguati anche nel percorso universitario”. Il finanziamento, possibile grazie al Fondo sociale europeo, prevede lo stanziamento di un importo di 2 milioni 100mila euro ed è rivolto alle Università del Lazio cui è stato assegnato un massimale di contributo, calcolato sulla base del rapporto disponibile tra il numero degli studenti con Dsa e numero degli iscritti. Gli interventi di supporto realizzati, si connoteranno con l’utilizzo di strumenti necessari in base alle tipologie di disturbo dell’apprendimento, non escluse le misure di consulenza psicologica, comunicazione facilitata, potenziamento di borse di studio per studenti tutor specializzati e alla pari. Sarà inoltre possibile godere di eventuali tempi aggiuntivi per facilitare gli esami, onde consentire agli studenti di conseguire la laurea nei tempi previsti. Gli atenei potranno presentare una proposta progettuale fino al 30 settembre 2024. (Nella foto: Massimiliano Maselli)