Vaccari, Fnopo: “Popolazione fertile è popolazione felice”
L’evento promosso da Aaroi-Emac, (Anestesisti/Rianimatori) si tiene il 12 novembre, alla Camera dei deputati.
Riceviamo, e volentieri pubblichiamo l’intervento della presidente Fnopo Silvia Vaccari al convegno “Il valore sociale del pubblico impiego nel Servizio sanitario nazionale”:
La sanità pubblica è un bene prezioso del nostro Paese che le Istituzioni devono difendere e tutelare più di ogni altra cosa. Tutelare la salute dei cittadini significa difendere la vita stessa del Paese, la cui prosperità è direttamente proporzionata alla capacità produttiva dei suoi cittadini. Senza salute non può esserci capacità produttiva. Come Presidente Fnopo, Federazione nazionale degli Ordini della professione ostetrica, in virtù delle competenze in seno alla professione sanitaria che rappresento, vorrei soffermarmi sull’importanza di tutelare in primis la salute della donna, pilastro di ogni famiglia e, di conseguenza, della società intera. Tutelare la salute della donna significa innanzitutto provvedere alla prevenzione delle principali malattie che potrebbero colpirla nell’arco della vita. Pertanto, la prevenzione dovrebbe diventare uno dei pilastri portanti del Servizio sanitario nazionale (Ssn). La prevenzione deve essere a portata di tutti e di tutte e non solo di coloro che possono permettersi di pagare di tasca propria visite specialistiche ed esami diagnostici di tasca propria. Questo perché, se le liste di attesa scoraggiano chi ha bisogno di un aiuto immediato per un malessere impellente, figuriamoci una persona sana che non percepisce l’effettiva importanza e ricaduta che un controllo preventivo può avere sulla sua salute futura. Parlando di donne, anche se gli uomini ne sono parimenti coinvolti, la prima campagna di prevenzione dovrebbe cominciare già in giovanissima età, a partire tra i banchi delle scuole dell’infanzia, per sensibilizzare e educare alla preservazione della propria fertilità. In questo contesto, è dovere del servizio sanitario pubblico non solo diffondere, ma anche monitorare i corretti stili di vita. Ancora una volta, lo scopo sarà duplice: una popolazione fertile non solo garantirà un’inversione della denatalità, e quindi un aumento della popolazione produttiva, ma sarà anche una popolazione più felice, che godrà di maggiore benessere, sia sul piano fisico, che psicologico. Preservare la propria fertilità deve essere un diritto che il Ssn deve garantire a tutti, anche a coloro che sono affetti da gravi patologie, come quelle oncologiche. Pensiamo a quanti bambini e adolescenti si ammalano di cancro: ognuno di loro (a partire dai propri genitori trattandosi di minori) deve essere informato sulla possibilità – che dovrebbe essere sempre offerta dal Ssn – di preservare la propria fertilità crioconservando ovociti e liquido seminale. Continuando a focalizzarci sulla salute al femminile, non sono di minore importanza tutti gli screening volti ad un’intercettazione precoce di tumori della cervice uterina o della mammella. Pap test, ecografie e mammografie dovrebbero essere accessibili a tutte le donne in convenzione con il Ssn e in tempi ragionevoli, anche predisponendo una programmazione periodica dei controlli, a seconda delle esigenze della singola paziente. Ancora, per garantire uno stato di salute ottimale è necessario che la donna goda anche di benessere mentale. La salute psicologica è spesso trascurata perché poco accessibile attraverso il Ssn. Invece, il numero di richieste, che ha superato l’offerta del bonus psicologo, dimostra quanto i cittadini italiani abbiamo bisogno di supporto. In questo contesto, le Ostetriche appaiono interlocutori privilegiati delle donne, capaci di cogliere segnali di allarme, così da poter inviare la paziente agli specialisti di competenza. E non pensiamo solo ai casi, più conosciuti perché più trattati dalle cronache dei media, della depressione post-partum. Le sfide e i cambiamenti che costellano la vita di una donna sono davvero tante e molte possono mettere a dura prova la salute mentale, senza considerare situazioni-limite, come quelle in cui la donna è vittima di violenza. Sono molteplici, dunque, le argomentazioni dalle quali emerge il ruolo dell’Ostetrica e, soprattutto, l’importanza dell’Ostetrica impiegata nel Ssn, a completo servizio delle donne: non solo in ospedali e in ambulatori, ma anche nei Consultori, nelle Case di comunità e direttamente a casa delle donne, attraverso l’home-visiting. Il tutto attraverso l’implementazione, in termini numerici, della già esistente figura dell’Ostetrica di famiglia e di comunità. Le Ostetriche, come tutto il personale sanitario, dai medici ai professionisti sanitari, rappresentano il fulcro della sanità italiana, coloro che ne garantiscono il funzionamento e che, pertanto, devono essere professionalmente gratificati da un Ssn accogliente e attrattivo.