Vaccino, Fials: “la Regione tuteli eventuali danneggiati”

“Abbiamo visionato i siti istituzionali relativi all’efficacia e alla sicurezza del vaccino anti Covid 19 prodotto con tecnologia a ‘mRna’. Sulla immunizzazione a  sei mesi dall’assunzione non ci sono notizie ufficiali, così come sulla sicurezza nel medio e lungo termine”. Lo dichiarano i responsabili dell’organizzazione sindacale Fials Sanità Lazio, che mettono a fuoco anche le clausole riportate sui moduli del consenso informato che vengono siglati prima della somministrazione. “Tale lettura ha destato non poche perplessità – è scritto in una nota della segreteria provinciale di Roma – in quanto si evidenzia che non è possibile fare previsioni su danni a lunga distanza”. Per questo motivo l’organizzazione chiede alla Regione una “assunzione di responsabilità, qualora si verifichino effetti collaterali gravi nel medio e lungo termine”. La Fials invoca la costituzione di un fondo per il “ristoro dei danni vaccinali che dovessero subire gli operatori e gli utenti, dopo la somministrazione volontaria. I dipendenti che si stanno sacrificando e lottando contro la pandemia potrebbero subire la beffa di non avere alcun rimborso economico in caso di insorgenza di danni a distanza”, sostengono i sindacalisti che rilevano inoltre la mancanza di informazioni sulle alternative terapeutiche che sarebbero indicate nello stesso modulo senza specificare di cosa si tratti. “L’assessore Alessio D’Amato – chiedono dalla Fials – deve dare tali spiegazioni così come deve indicare le reazioni avverse riportate negli studi clinici ed elencate nei documenti redatti dall’Agenzia europea del farmaco. Ci siamo stupiti come mai, al contrario del presidente campano Vincenzo De Luca, i vertici dell’Istituto Spallanzani non si siano ancora sottoposti alla vaccinazione. Noi diciamo si all’immunizzazione – conclude la nota – ma con chiara assunzione di responsabilità da pare della Regione Lazio, in caso di possibili ma non auspicabili effetti collaterali nel medio e lungo termine”.   

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