Vaia, Covid: “Numero casi stabilmente basso”
Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute rende noti i numeri di Sars-CoV2
Covid, la situazione spiegata da Francesco Vaia, neodirettore della Prevenzione del ministero della Salute. Con grande chiarezza, sono presentati i dati relativi alla settimana dal 10 al 16 agosto, che evidenziano numeri relativi ai contagi in calo. Per la precisione: i casi positivi sono 5.919, i deceduti 56, per un totale di 91.402 tamponi effettuati. In sintesi, c’è una diminuzione del 4,4% dei contagi rispetto alla settimana precedente quando i colpiti dal virus furono 6.190, così come sono calati i decessi con il 16,4% in meno, mentre la scorsa settimana i morti furono 67. Anche per i tamponi c’è una diminuzione, rispetto ai 119.259 precedenti: siamo al 23,4% in meno mentre il tasso di positività è l’unico dato in controtendenza, perché arriva al 6,5% rispetto al 5,2% precedente. Numeri comunque confortanti, sebbene l’attenzione debba essere sempre costante. Ė questa la raccomandazione del direttore generale, che parla di “Numero di nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2 identificati e segnalati in Italia, stabilmente basso e in lieve diminuzione”, in linea con il tono pacato di una comunicazione che, da direttore generale dell’Istituto malattie infettive Spallanzani – carica ricoperta prima del ruolo di direttore generale a lungotevere Ripa – ha sempre mantenuto. Al contrario dei soliti allarmisti che ancora oggi imperversano, suggerendo alle persone sopra i 60 anni, seppur in condizioni di non fragilità, di ricorrere alla inoculazione del preparato che riduce gli effetti della malattia, sebbene lo stesso si sia dimostrato non in grado di immunizzare dall’infezione, che al momento, risulta manifestarsi nella maggior parte dei casi al pari di una influenza. Vaia fa presente che il tasso di positività continua a mantenersi basso, pur mostrando un lieve incremento e rassicura sul fatto che continua il monitoraggio costante dell’andamento epidemiologico da parte delle Regioni. “Il ministero della Salute e gli enti deputati – chiarisce – pur in una situazione di assoluta tranquillità, mantengono inalterato il sistema di sorveglianza, incluse le varianti. Nessun allarmismo ma anche nessuna sottovalutazione”. (Agenpress)