Punto nascita dell’ospedale Colombo di Velletri: un servizio irrinunciabile. Lo sottolineano i numeri che, in pochi giorni, stanno ad avvalorare la battaglia sostenuta per la riapertura del reparto di Ostetricia e Ginecologia chiuso per più di quattro anni. Sono già sette i nuovi nati dal 7 febbraio, data in cui l’unità operativa ha riaperto i battenti: quattro con il cesareo e tre con parto spontaneo. E sono in aumento le future mamme che si stanno preparando al lieto evento. Per circa una quarantina di loro, si sono aperte le porte dell’ospedale venerdì 21 febbraio, per una giornata dedicata alla scoperta della struttura e dei professionisti, con l’illustrazione di tutti i momenti che caratterizzano il percorso nascita. Un motivo di vicinanza alle donne e l’acquisizione di consapevolezza sull’importante momento che si apprestano a vivere. Il tutto, in attesa dell’8 marzo, data in cui l’esperienza sarà replicata, nella Giornata internazionale dedicata all’altra metà del cielo. L’attrazione che guida le gestanti verso il reparto diretto da Massimo Petriglia è legata non solo all’euforia per il traguardo raggiunto; né è da attribuire alla mera curiosità di mettere piede in un ambiente nuovo di zecca. L’Ostetricia e Ginecologia di Velletri ha una lunga storia alle spalle, perché vanta una solida tradizione nell’assistenza al parto: percorsi di accompagnamento al lieto evento, intervento ‘dolce’, umanizzazione della nascita con il contatto “pelle a pelle” mamma-neonato. In sintesi, un patrimonio prezioso non fruito per anni, a causa di discutibili scelte regionali e aziendali. Si pensi che durante la chiusura dell’unità operativa, nel 2023, su 3.663 nuovi nati in famiglie residenti nel territorio dei Castelli Romani, ben 2.682 hanno visto la luce fuori dall’ambito della Asl Roma 6. Fortunatamente, in Regione si è invertita la tendenza e le mamme possono tornare a partorire vicino casa, in sicurezza e senza dolore, grazie alla possibilità di programmare l’intervento in “partoanalgesia”, la tecnica più affidabile ed efficace per controllare il dolore in tutte le fasi della nascita. A tal fine, è attivo l’ambulatorio per la visita anestesiologica per le donne prossime all’evento che intendono ricorrere a tale modalità. Per l’accesso basta rivolgersi al Cup che inserirà le aspiranti nell’agenda degli appuntamenti, che ha già molte prenotazioni all’attivo. La partoanalgesia è assicurata grazie alla presenza di un anestesista in turno dal lunedì alla domenica, dalle otto di mattina alle venti di sera. Negli intenti della direzione della Asl Roma 6, c’è l’estensione del servizio nelle 24 ore, secondo quanto dichiarato dal direttore generale Arturo Cavaliere, da poco insediato, che vede nel servizio offerto “un passo significativo nella qualità dell’assistenza offerta alle donne” e pone come priorità  assoluta, la possibilità di garantire un parto sicuro e il massimo benessere materno-fetale.

 

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