Una vittoria per la città e la comunità. La riapertura del punto nascita all’ospedale Colombo di Velletri è salutata così, dopo anni di difficoltà per le mamme in attesa, in una città con 52mila residenti più sei comuni del circondario, pari a un bacino di utenza di 150mila persone che l’estate raddoppia. Sono stati anni drammatici quelli della chiusura di Ginecologia e pediatria, con casi estremi in cui almeno una decina di bambini sono venuti alla luce in auto o, addirittura, davanti all’ingresso principale del nosocomio veliterno. I casi più eclatanti nell’agosto 2020 e nel marzo 2021, con puerpere che non ce l’hanno fatta a percorrere i 15 chilometri verso il nuovo ospedale sulla via Nettunense. Ora l’incubo sembra finito. Ci sono sei  posti letto di Pediatria, due di Osservazione pediatrica, quattro di Neonatologia e 20 di Ostetricia e Ginecologia pronti a entrare in funzione tra pochi giorni, grazie alla ristrutturazione in corso, che sta per concludersi tra la soddisfazione generale. A verificare lo stato dell’arte, il 3 maggio scorso, una delegazione guidata dall’assessore al Bilancio della Regione Lazio Giancarlo Righini insieme ai vertici della Asl Roma 6 – il commissario straordinario Francesco Marchitelli e il direttore sanitario Vincenzo La Regina – ha potuto constatare l’avanzamento dei lavori di tinteggiatura dei locali, la revisione degli infissi e messa a norma degli impianti, il rifacimento della pavimentazione e la sanificazione dell’impianto di condizionamento. Un restyling che anticipa ulteriori opere di ammodernamento ed efficientamento dei reparti, preludio di una riconquistata centralità della struttura, un posto che il Colombo aveva perso nell’ultimo decennio a causa dello svilimento di funzioni e della soppressione dei servizi. “Restituire tali servizi a Velletri è un investimento per il futuro – ha dichiarato il commissario Francesco Marchitelli – un punto nascita è il luogo in cui inizia la vita e le mamme trovano sostegno, conforto e le cure necessarie in uno dei momenti più importanti e delicati della loro esistenza”. Si pensi che, nel 2023 su 3.663 nuovi nati nel territorio dei Castelli Romani, ben 2.682 hanno visto la luce fuori dall’ambito della Asl Roma 6. Eppure, la Maternità del Colombo vanta una solida tradizione nell’assistenza al parto: percorsi di accompagnamento al lieto evento, intervento ‘dolce’, umanizzazione della nascita con il contatto “pelle a pelle” mamma-neonato. In sintesi, un patrimonio prezioso non fruito per anni, a causa di discutibili scelte regionali e aziendali. Fortunatamente, in Regione e alla Asl Roma 6 si è invertita la tendenza e le mamme possono tornare a partorire vicino casa e in sicurezza.

 

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