Veneto, numeri record e ‘abuso’ di pronto soccorso
Aumento di prestazioni, rispetto al 2023, nonostante la carenza di personale
Sanità veneta, luci e ombre. Ai numeri da record per l’offerta di prestazioni, aumentata del 13% in un biennio, fa da contraltare un sempre più massiccio ricorso al pronto soccorso di codici bianchi e verdi, ovvero i casi meno gravi, che raggiungono il 70%, con una crescita del 2,4% mentre anche gli interventi del 118 risultano aumentati del 13% rispetto al 2023 con 495mila soccorsi. Secondo il presidente Luca Zaia, il 2024 si caratterizza come “l’anno dei record rispetto al 2023, con le prestazioni aumentate in numeri assoluti e in percentuale, a dispetto della perdurante carenza di camici bianchi – ha spiegato il governatore – considerato il recente bando per reclutare 746 medici ma riuscendo ad assumerne soltanto 148”. Ė questa la sintesi del corposo Rapporto sull’andamento della sanità nel 2024, presentato il 14 gennaio a Palazzo Balbi, sede della giunta regionale veneta da Zaia, affiancato dall’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin e dal direttore generale Sanità Massimo Annicchiarico. Il segreto della ottimizzazione delle prestazioni, con un sorprendente recupero dei tanti arretrati del periodo Covid, sta nel metodo adottato fin dal 2010 del “controllo di gestione”, che ha consentito il controllo della spesa senza subire piani di rientro o commissariamenti. Così, i numeri sono lusinghieri e denotano un significativo aumento di produttività grazie a una gestione virtuosa. Per entrare nel merito, sono state azzerate le attese per le prestazioni urgenti mentre per le prestazioni “differibili” ovvero da poter dilatare nel tempo, si è arrivati a 10mila assistiti in lista contro i precedenti 82mila. Spiccano anche la specialistica ambulatoriale con più 2,4% sul 2023 a quota 17.832.083 e quella complessa, visita più esami diagnostici aumentata del 4% con 184.104 prestazioni. Aumento anche per gli interventi chirurgici, che nel 2024 sono stati 503.479 con una lievitazione del 2% rispetto al 2023 e per i ricoveri, incrementati dell’1% a quota 643.411. In sintesi, ottimi numeri e importante risposta dei servizi, con il neo dei cosiddetti accessi “impropri” in pronto soccorso per il quale, sostiene l’assessore Lanzarin “concorrono vari fattori ma che contiamo di affrontare a mano a mano, quando entreranno in funzione le 99 Case di comunità realizzate con i fondi del Pnrr”.