Vietnam, un carico di AstraZeneca dall’Italia
Solidarietà e cooperazione, è con questo spirito che l’Italia si è mossa in favore del popolo vietnamita, colpito nel mese di luglio dalla recrudescenza della pandemia da Covid-19 che, inizialmente, era riuscito a dominare con ottimi risultati, in termini di contagiati e di decessi. Grazie all’apporto del programma internazionale “Global Covax facility”, atto a promuovere l’accesso e l’equa distribuzione dei vaccini anti-Covid, saranno donate 812mila dosi di AstraZeneca al Paese, in cui dal mese di luglio si sta sperimentando la produzione dell’antidoto russo Sputnik. Il primo lotto di prova è stato prodotto in collaborazione con la società farmaceutica statale vietnamita Vabiotech – informa l’agenzia Ansa – a riportare la notizia sarebbe una nota del Russian Direct Investment Fund (Rdif), che ha sostenuto finanziariamente lo Sputnik. Dopo il controllo di qualità, effettuato presso il centro Gamaleya di Mosca, si procederà con ulteriori test atti a fornire un accesso più facile al prodotto necessario alla popolazione del Vietnam. Intanto in soccorso arrivano i vaccini conservati nei nostri depositi. Un’azione promossa dal nostro Paese, ha spiegato in un messaggio indirizzato al governo vietnamita il premier Draghi, dovuta alla “solidarietà e allo spirito di cooperazione che costituiscono i capisaldi del ruolo internazionale dell’Italia.” Non è il primo caso di collaborazione con l’estero in tempo di Covid da noi promossa. Il 14 febbraio 2020, alle prime avvisaglie della tempesta che stava per abbattersi sul nostro Paese, partì da Brindisi un volo per Pechino, organizzato dal ministero degli Affari Esteri e dalla cooperazione internazionale, con un carico prezioso: 18 tonnellate di mascherine e tute di contenimento, per affrontare l’emergenza sanitaria in Cina nelle aree più colpite dal coronavirus. (Nella foto: il primo ministro vietnamita Pham Minh Chinh)