Vigilanza, appalto milionario con ricorso

280_0_656712_187572Un business di prim’ordine, appalti milionari a società che non sempre hanno le carte in regola. Le incongruenze sono emerse in seguito al ricorso presentato al Tar del Lazio dalla società Italpol e le altre associate al raggruppamento temporaneo d’impresa (Rti): New Master Police, Sicuritalia, Istituto Vigilanza Urbe, Consorzio Nazionale Cooperative. Destinatari la Regione Lazio e l’Istituto di vigilanza Nuova Città di Roma, associata in Rti con Securitas Metronotte, Roma Union Security, Flash & Capitalpol. La magistratura amministrativa, con  sentenza della Sezione prima ter dello scorso 15 marzo, ha dichiarato “inefficaci i contratti in essere”, accogliendo “la domanda di subentro avanzata dalla parte ricorrente”. Una brutta grana per le guardie giurate del San Camillo Forlanini, Spallanzani e del 118. Inizia tutto l’8 gennaio 2010. La Regione Lazio pubblica un bando per “l’affidamento del servizio integrato di vigilanza, sicurezza, custodia-sorveglianza e fornitura di impianti tecnologici” negli ospedali. La torta è immensa, si tratta di 14 strutture in tutta le regione. Importo complessivo dell’appalto 77.623.011 euro, iva esclusa, per una durata di 36 mesi. Presenta la propria offerta – oltre all’Italpol che prestava servizio in alcuni ospedali dagli anni Novanta – il raggruppamento temporaneo d’impresa in cui fanno la parte del leone “Città di Roma” e “Securitas Metronotte”. Insieme alle lettere d’invito, si spedisce ai soggetti “in possesso dei requisiti di qualificazione richiesti dal bando”, la complessa documentazione prevista per appalti di siffatto rilievo: capitolato speciale d’oneri, allegato A,  “Disciplinare Tecnico”, allegato A1, “Schede Tecniche”, allegato B, “Domanda di partecipazione”, allegato C, “Dichiarazione di sopralluogo”, allegato D, “DUVRF, allegato E, la “Scheda offerta economica” e l’Allegato F “Schema di contratto”. In ambito di gara si suddividono le 14 aziende in 7 lotti; “Città di Roma – Metronotte” si aggiudica il 4° (San Camillo Forlanini, Spallanzani, Ares 118) e il 6° (Sant’Andrea e Policlinico Umberto I). Tipologie dei servizi da prestare e requisiti richiesti ai partecipanti sono specificati nell’articolo 7 del disciplinare tecnico ma fin dall’inizio qualcosa sembra non andare nel verso giusto. Particolare non secondario: mentre l’iter concorsuale è in pieno svolgimento, viene pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 15 marzo 2010 il decreto 269 di riforma del servizio di vigilanza privata, che stabilisce particolari standard di qualità tecnica, professionale, formativa e strumentale per prestare servizio. Chissà se nella stesura del bando si sarà tenuto conto della riforma in itinere. Durante la gara vengono accertate anomalie in ordine alla congruità di alcune offerte e, a gara conclusa, l’Italpol – dopo l’accesso agli atti – presenta ricorso e ha gioco facile. Il Tar rileva numerosi profili di illegittimità. Sono state violate norme del decreto 163/2006 “Codice degli appalti” e del capitolato speciale d’oneri in ordine al sopralluogo previsto per l’aggiudicazione. E i contrasti non finiscono col tribunale: centinaia di lavoratori, che avrebbero dovuto essere “riassorbiti” per legge dalla società subentrante, furono abbandonati al proprio destino da “Città di Roma – Metronotte”. Il tutto per una paga oraria di poco più di 19 euro, che gli aggiudicatari volevano ridurre a 18.

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