Villa Tiburtina, incontro con l’assessore

Una passeggiata al IV municipio, con tanto di irruzione della Digos e finalmente l’agognato appuntamento con l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato è arrivato. Ė un piccolo giallo quello che si è consumato nei locali del parlamentino mercoledì 13 aprile, dove una delegazione di cittadini appartenenti al comitato “Riapriamo Villa Tiburtina” si è presentata con l’intenzione di distribuire volantini e parlare con i consiglieri, all’esterno dell’aula consiliare. Qualcuno però deve aver equivocato e, immediatamente nei locali si è presentata la forza pubblica allertata, a quanto si dice, dal presidente Massimiliano Umberti, timoroso per il pericolo di “una occupazione della sala”, secondo quanto riferito dagli uffici dell’assessore. In realtà le intenzioni dei presenti erano tutt’altro che bellicose: i cittadini, stremati da una lotta che va avanti da due anni, intendevano solamente riferire ai “rappresentanti” della cittadinanza la vicenda che li sta mobilitando da tempo. Si tratta di decidere la sorte della ex struttura sanitaria di via Casal de’ Pazzi, aperta nel 1970 come sede distaccata del Policlinico Umberto I e chiusa nel 2008, a causa dei tagli progressivi operati dalla Regione Lazio che hanno contribuito allo smantellamento del presidio con la soppressione dell’ambulatorio della Asl Roma B – attualmente Roma 2 – che qui aveva ricavato dei locali. Ampio il bacino di utenza che fruiva dei servizi sanitari, tra cui Fisiopatologia respiratoria, Neurologia, Neuropsichiatria, Pediatria, una Chirurgia ben organizzata che sopperiva alla mancanza di un grande ospedale nelle vicinanze e numerosi ambulatori. L’edificio fu donato all’Università “La Sapienza” di Roma a fine anni Sessanta, attraverso la fondazione Eleonora Lorillard Spencer Cenci come opportunità per la cittadinanza, che con l’emergenza Covid ha risentito pesantemente della carenza di strutture sanitarie territoriali. A nulla sono servite le proteste, le raccolte firme, i cortei nel quartiere e molte altre iniziative: la Regione a tutt’oggi, non sembra intenzionata a riattivare la struttura. La determinazione dei cittadini però ha favorito una prima risposta dell’assessore D’Amato che si è reso disponibile al confronto con i cittadini venerdì prossimo, 15 aprile, nei locali della Asl Roma 2 a largo De Dominicis.

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