Una struttura da riattivare con i fondi del Pnrr: inizio lavori nel 2024 per aprire nel 2026. Potrebbe essere lo spiraglio tanto atteso per Villa Tiburtina, un polo indispensabile di sanità territoriale che deve essere restituito ai cittadini della zona Rebibbia-Ponte Mammolo. Aperto poco prima del 1970 in via Casal de’ Pazzi, come sede distaccata del Policlinico Umberto I, dedicato alle diagnosi e alla riabilitazione delle malattie polmonari, disponeva della Fisiopatologia respiratoria, della Neurologia e Neuropsichiatria, della Pediatria, di un reparto di Chirurgia ben organizzato, che sopperiva alla mancanza di un grande ospedale nelle vicinanze, e di numerosi ambulatori, indispensabili per snellire le liste di attesa dei presidi sovraffollati. L’edificio era entrato nella disponibilità dell’Università Sapienza di Roma a fine anni Sessanta, attraverso la fondazione Eleonora Lorillard Spencer Cenci poi i tagli progressivi operati dalla Regione Lazio hanno contribuito al suo smantellamento, iniziato nel 2008, anno in cui fu soppresso l’ambulatorio della Asl Roma B che qui aveva ricavato un presidio. Attualmente, gli unici ambulatori pubblici si trovano a chilometri di distanza, tra il Tiburtino III, San Basilio, Colli Aniene e Pietralata e non riescono a coprire le necessità della numerosa utenza. In questi anni, complice la pandemia da Covid, i cittadini hanno ripreso la mobilitazione con numerosissime iniziative, fino a diventare propositivi e supplire, con l’aiuto di ambulatori popolari, alle primarie necessità della cittadinanza, tra cui l’ortodonzia per i bambini. Nella riunione del 23 maggio, tra i comitati “Riapriamo Villa Tiburtina”, “Mammut”, “Casale Alba 2” e la dirigenza del locale distretto sanitario della Asl Roma 2, è stata avanzata la richiesta per la prevenzione odontoiatrica nelle scuole e le cure dentali gratuite. Ulteriori impegni sono volti a un servizio di mediazione culturale e a sessioni di informazione e orientamento sociosanitario. Più complessa la possibilità di ottenere apparecchi ortodontici. Per il momento, prende il via un programma di prevenzione di base, con istruzioni per l’igiene dentale ma la mobilitazione va avanti.

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