Ė quasi tutto pronto, compresa la statua di Santa Rosa donata dalla Banca Lazio nord filiale di Viterbo, collocata pochi minuti fa all’ingresso dell’ospedale Belcolle, che dal 31 gennaio prossimo sarà intitolato ufficialmente alla terziaria francescana patrona della città. Un giorno importante quello di venerdì prossimo che, oltre alla nuova denominazione, sarà dedicato alla celebrazione delle opere di restyling che il nosocomio attendeva da decenni. Sarà inaugurata una nuova ala dell’ospedale, già operativa come torre chirurgica che insieme ai preesistenti blocchi denominati B e C – che fungono da torre medica – costituirà il punto forte della struttura, che si avvia a diventare un esempio di rilancio della sanità viterbese. Sono attivi infatti altri cantieri, tra cui quello del reparto di Ematologia che si chiuderà a fine aprile, consegnando un reparto con tutti i crismi per effettuare il trattamento intensivo delle leucemie acute ed eseguire le procedure dei trapianti autologi di midollo. Rinnovata anche l’area emergenza e urgenza con i fondi del Giubileo, che dispone di nuove sale per i codici rossi e gialli da attenzionare tempestivamente e per i meno gravi verdi e bianchi, tutte dotate di strumentazioni all’avanguardia per accelerare i tempi di presa in carico. Si è pensato anche ai più piccoli, mettendo a disposizione dal 15 gennaio nuovi ambienti destinati al punto prelievi, reso più accogliente e meno terrorizzante, che nei giorni dispari della settimana dalle 8:30 alle 10:30 si occuperà dei bambini da zero a sei anni, i cui genitori possono prenotare gli esami al Cup pediatrico, chiamando dal lunedì al venerdì mattina il numero 0761338202. Un respiro di sollievo per il territorio viterbese e una comprensibile soddisfazione per il commissario straordinario della Asl Egisto Bianconi, che attende la probabile nomina a direttore generale da parte della Regione Lazio, i cui esponenti, in primis il presidente Francesco Rocca, saranno presenti tra le autorità invitate all’evento del 31 gennaio. Con un pensiero particolare dei cittadini per Santa Rosa, simbolo di speranza, di una vita dedicata agli altri, alla solidarietà e vicinanza ai più fragili e sofferenti, perché il piccolo miracolo dell’ospedale rinnovato si estenda ad altri nosocomi della regione.

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