Zingaretti: sanità innovata grazie al Campus
“Oggi abbiamo costruito un altro tassello della rivoluzione dell’innovazione della sanità del Lazio, un altro buon esempio della buona sanità che stiamo costruendo”. Lo ha dichiarato Nicola Zingaretti, presidente e commissario ad acta della sanità pubblica regionale, illustrando in conferenza stampa il progetto di abbattimento delle liste di attesa, realizzato grazie all’accordo siglato con il Campus Bio-Medico di Roma, struttura in costante evoluzione, realizzata all’inizio degli anni Novanta per iniziativa di Monsignor Álvaro Del Portillo, Prelato dell’Opus Dei. Le strutture dell’Università privata saranno in funzione dal lunedì al venerdì dalle 8 di mattina alle 24 e la domenica dalle 8 alle 14. Un aiuto, pari a uno stanziamento di 7 milioni, arriva anche alle Asl del Lazio per aumentare almeno del 25% le prestazioni di esami tac e risonanze magnetiche mentre quelle del Campus di Trigoria aumenteranno del 50%. Il presidente della Regione ha ringraziato i vertici del policlinico universitario sostenendo che “si tratta di una di quelle strutture d’eccellenza del nostro territorio che ha intercettato questa voglia di programmazione e di uscita dall’incubo e dentro questa strategia, con la sua autonomia, sta cercando di contribuire”. Molte le parole spese, all’indirizzo di una realtà sanitaria privata che, a mano a mano, in virtù della collaborazione pubblico privato sta realizzando ciò che per le strutture pubbliche è stato annunciato tante volte ma mai messo seriamente in atto. Tale sinergia ha preso il via lo scorso 16 maggio, quando il presidente della Regione inaugurò presso la stessa struttura la nuova Radioterapia esprimendo palese soddisfazione per la riduzione dei tempi di cura per i pazienti oncologici. Si esprime sul tema Teresa Petrangolini, consigliere regionale e membro della Commissione Politiche sociali e salute del Consiglio regionale del Lazio: “Le prestazioni diagnostiche che saranno sostenute – ecodoppler, risonanza magnetica, Tac – sono tra le più richieste e necessarie per i pazienti e il taglio del 25 per cento dei tempi delle liste di attesa diventa uno dei parametri sulla base dei quali sarà valutato in concreto l’operato dei direttori generali delle Asl. Naturalmente, perché si raggiunga l’obiettivo – continua Petrangolini – sarà fondamentale la massima collaborazione dei medici prescrittori affinché operino con giusto discernimento circa l’appropriatezza delle prestazioni diagnostiche e specialistiche. Anche così daremo un contributo all’alleggerimento del carico che oggi insiste sulle strutture sanitarie”.
Campus-Regione, un’intesa che viene da lontano
Nel 2008, giunta Marrazzo, iniziò la collaborazione con il policlinico universitario di Trigoria
Ha radici antiche la collaborazione pubblico-privato che la Regione Lazio ha messo in campo per assicurare ai cittadini un servizio di qualità. Il protocollo d’intesa siglato il 30 maggio 2008 tra Campus Bio-Medico universitario e Regione Lazio, è frutto di un più ampio accordo derivante da una delibera della giunta regionale in base alla quale, all’epoca, furono destinati alla struttura più di 70 milioni di euro. Si sancì così l’ingresso della stessa, definita dall’allora presidente regionale Piero Marrazzo “il fiore all’occhiello della sanità del Lazio”, nel circuito del sistema sanitario regionale con l’intendimento di impegnare il Campus nell’opera di risanamento della sanità di cui, a tutt’oggi, si stenta a vedere i risultati.